METODO FEUERSTEIN

POTENZIAMENTO COGNITIVO CON METODO FEUERSTEIN

“Imparare ad Imparare”

Strumento di potenziamento per migliorare l proprio modo di apprendere, padroneggiare il proprio pensiero e le proprie azioni, esprimendo al meglio le proprie emozioni e potenzialità.

ATTRAVERSO LA MEDIAZIONE E LA COMUNICAZIONE POSITIVA

IL MEDIATORE

METODO FEUERSTEIN

“L’intelligenza è la propensione dell’organismo a modificarsi nella sua struttura cognitiva, in risposta al bisogno di adattarsi a nuovi stimoli, di origine interna o esterna che siano”

R. Feuerstein

Parlando di Metodo Feuerstein partiamo da un fondamento portante.

E’ un potenziamento cognitivo che può aiutare chiunque a migliorare il proprio modo di apprendere.

DA DOVE PARTIAMO?

 

Oggi, illustrandovi questo meraviglioso metodo che arricchisce, inizierò proprio dal raccontarvi i fondamenti da cui è partito il maestro.

Egli, prendendo in considerazione lo studio di psicologi del calibro di Vygotskij e Piaget, elaborò una pedagogia della mediazione come prototipo che favorisce l’apprendimento a partire dall’osservazione e dall’analisi della relazione educativa.

Il concetto cardine è proprio quello di mediazione, intesa non solo come interazione, ma anche come la capacità del MEDIATORE di organizzare, prevedere, analizzare le interazioni necessarie ad educare da un punto cognitivo i MEDIATI.

Il Mediatore lavora con una precisa finalità: quella di agire in modo tale che tutte le informazioni e gli stimoli che giungono al Mediato si trasformino in conoscenze. Questo dà la possibilità ad ogni Mediato di imparare ad essere autonomo e protagonista della propria vita, interpretando, pianificando, organizzando gli stimoli provenienti dall’ambiente esterno, in apprendimento, da utilizzare, con flessibilità, ogni qual volta si presenti una situazione nuova.

La mediazione consiste anche in una forma di comunicazione positiva ,con lo scopo ultimo di una ristrutturazione cognitiva.

In questo senso Feuerstein intende l’intelligenza come capacità di modificazione soggettiva e di apprendimento autonomo e costante.

Il PAS-“Programma di Arricchimento Strumentale”- Metodo di Potenziamento Cognitivo di Reuven Feuerstein

 

COS’E’?

E’ un concreto supporto alla mediazione. Attraverso i suoi strumenti permette di lavorare su tutte le varianti della struttura cognitiva di ogni singolo soggetto per fissare le basi di costruzione di un sistema cognitivo sempre più plastico e complesso.

FINALITA’

Attuare un potenziamento cognitivo tale da cambiare l’individuo in modo stabile, incrementando e consolidando le proprie capacità di risposta attiva ed anticipazione dell’azione.

Gli strumenti P.A.S., attraverso mirati interventi ed esercizi di potenziamento cognitivo:

-stimolano la riflessione metacognitiva

-correggono le funzioni cognitive carenti

-incentivano motivazione intrinseca

-potenziano verbalizzazione e logica

-ampliando il campo mentale

 

L’AZIONE DEL MEDIATORE

  1. favorirà la correzione di Funzioni Cognitive Carenti (per es. percezione chiara e distinta, comportamento esplorativo e sommativo, capacità di controllare il comportamento impulsivo, supportare i processi di ragionamento, orientamento spazio-tempo ecc.)
  2. migliorerà la capacità di identificare e definire il problema, distinguendo tra i dati rilevanti e non
  3. incoraggerà la fiducia in sé e il senso di competenza ed autonomia.
  4. favorirà la creazione di insight,
  5. produrrà motivazione intrinseca al compito: il piacere di imparare, attraverso la formazione di adeguate abitudini mentali;
  6. consoliderà i concetti fondamentali prerequisiti per la comprensione (etichette verbali, vocaboli, operazioni, relazioni);
  7. modificherà il ruolo passivo del soggetto a riproduttore attivo di nuove informazioni e situazioni
  8. svilupperà senso di autoregolazione, pianificazione

… e PORTERA’A PADRONEGGIARE IL PENSIERO E LE PROPRIE AZIONI

I CONCETTI CHIAVE DI REUVEN FEUERSTEIN

  1. Tutti gli esseri umani sono modificabili
  2. “Io posso aiutarlo a cambiare”
  3. Io stesso sono modificabile
  4. L’ambiente è modificabile
  5. L’intelligenza è come la creta che può essere plasmata
  6. L’apprendimento mediato è il metodo per imparare ad imparare

 

A CHI E’ RIVOLTO?

  • prevenzione e trattamento delle difficoltà relative a Disturbi Specifici dell’Apprendimento(DSA)
  • studenti con Disturbi Specifici dell’Apprendimento, Bisogni Educativi Speciali, Problemi di Comportamento 
  • difficoltà nel controllo dell’impulsività, difficoltà attentive e deficit di attenzione e iperattività (ADHD)
  • difficoltà scolastiche relative a pianificazione, organizzazione,  autonomia, comportamento strategico del Metodo di Studio
  • difficoltà circa la motivazione a studiare e la riflessione sul proprio stile cognitivo
  • ansia scolastica da prestazione e bassa autostima delle proprie competenze
  • ritardi dello sviluppo ( sensoriale, cognitivo, del linguaggio, psicomotorio)
  • bambini/adolescenti/adulti con problemi comportamentali o emotivi legati alla sfera dell’apprendimento
  • difficoltà a livello di funzioni esecutive (memoria di lavoro, inibizione e flessibilità cognitiva);

IN CHE MODALITA’ PUO’ INTERVENIRE IL MEDIATORE  E IN CHE MODO LAVORA?

  1. Colloquio iniziale con i genitori
  2. Conoscenza del ragazzo attraverso osservazione, esercizi educativi, giochi, dialogo, al fine di analizzare le relazioni relative ai contesti di inserimento del soggetto e i suoi prerequisiti funzionali all’assimilazione di informazioni
  3. Dopo aver individuato le aree di maggiore difficoltà, attività di analisi e lavoro sugli Strumenti, attraverso la Mediazione( Lavoro di potenziamento mirato e personalizzato, centrato sul soggetto e sui suoi bisogni al fine di incrementare le funzioni cognitive ed esecutive)
  4. Lavoro: OSSERVAZIONE E DESCRIZIONE DELLA SCHEDA RELATIVA AD UNO SPECIFICO STRUMENTO, ESECUZIONE ATTRAVERSO MEDIAZIONE, CREAZIONE DI GENERALIZZAZIONI E COLLEGAMENTI CON LA REALTA’ DEL MEDIATO( famiglia, sport, scuola, amicizia…)
  5. Collaborazione e confronto costante con gli insegnanti e le figure cliniche di riferimento, al fine di condividere strategie e modalità efficaci per la comprensione e la gestione del funzionamento cognitivo ed emotivo del bambino.

“Colui che conosce il proprio obiettivo si sente forte, questa forza lo rende sereno; questa serenità assicura la pace interiore, solo la parte interiore consente la riflessione profonda e la riflessione profonda è il punto dipartenza di ogni successo” ( LAO TSE)